Prova su strada: Acer C200

Più grande del C110, più piccolo del C310… questo Tablet PC sarà la formula vincente o renderà scontenti un pò tutti? Il tanto atteso C200 si presenta ai nostri occhi come un Tablet PC convertibile innovativo, e i motivi sono diversi.

Più grande di un ultraportatile, ma anche più piccolo di un classico notebook, il nuovo modello di casa Acer è il primo Tablet PC ad avere un metodo di conversione in modalità slate assolutamente pionieristico: il monitor scivola in avanti e si chiude sulla tastiera, anzichè roteare di 360 gradi.

Questa innovazione tuttavia non è propriamente molto pratica: quando si usa anche la tastiera l’angolazione del monitor è bloccata anziche essere regolabile, e questo può comportare ovvi problemi soprattutto legati alla luce.

La connettività è come sempre eccellente: WIFI, Bluetooth e IRD lavorano egregiamente. Le 3 prese USB disponibili e la porta Firewire lo rendono collegabile alla stragrande maggioranza dei dispositivi digitali presenti sul mercato.

Dopo averci lavorato un pochino e accantonato per un attimo il problema seppure penalizzante della conversione, ci si rende subito conto che sotto la scocca il processore sa ampiamente compiere il suo dovere. La CPU Intel Centrino da ben 2 Ghz e i 512MB di RAM sono in grado di fornire ottime prestazioni anche per i fanatici dei desktop replacements in cerca di un portatile dalle dimensioni contenute.

La scheda grafica NVIDIA® GeForce™ Go 6200 e il DVD Rom integrato garantiscono un’accoppiata perfetta sul lato entertainment: guardare un DVD o un filmato su questo Tablet PC non fa rimpiangere il lettore DVD del salotto.

Accanto al lettore DVD, sopra allo slot PCMCIA, troviamo anche un comodo lettore di memory stick.

Il C200 è sicuramente un modello d’innovazione, e lo si capisce, oltre che dal nuovo metodo di conversione, anche per il lettore ottico d’impronta digitale integrato al monitor. Inoltre, quando non si dispone di un mouse, il pointer stile Thinkpad al centro della tastiera è perfetto e ben calibrato anche per i navigatori incalliti.

Tirando quindi le somme, il C200 è sicuramente un buon convertibile dalle ottime prestazioni ma penalizzato da alcuni fattori: la conversione è innovativa ma non è pratica; le dimensioni fanno quasi pensare ad un ultraportatile ma il peso non ci permette di lavorare in modalità slate a lungo; lo spazio d’appoggio per i polsi, eliminato per motivi di spazio, non garantisce al massimo il comfort di scrittura.

Quanto appena letto è ovviamente l’opinione di chi usa C111 da due anni ed è ormai abituato ad una forma e ad un’ergonomia molto ridotta.

Il C200 potrebbe tuttavia essere una proposta più interessante per chi ha bisogno di un Tablet con prestazioni simili al C300 o al NEV@DA TP, ma che magari ha bisogno di dimensioni maggiormente contenute rispetto ai modelli, forse troppo grandi, di casa ACER o Elettrodata.

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