Habemus iPad

Il tablet piu’ atteso della storia e’ finalmente disponibile in Italia. Dopo la milionesima vendita il 3 Maggio scorso in America l’iPad-mania ha contagiato il resto del mondo.
Basta leggere qualsiasi giornale online per vedere foto e video di lunghe code di persone ad aspettare l’apertura di un Apple Store.
L’evento coincide con la notizia che Apple ha superato Microsoft come prima azienda tecnologica al mondo per capitalizzazione di borsa. Clamoroso.
Iniziano oggi anche le tante discussioni al bar e nei forum su quanto innovativo ed utile sia, in realta’, iPad. Non avendo avuto modo di provare l’iPad non commento su questi temi. Riconosco, pero’, 3 fattori importanti anche per il resto del settore:
Il successo dell’iPad, per quanto sia condizionato dall’efficacissimo marketing da parte di Apple, e’ un successo per una forma ed un’ergonomia specifica. Niente di nuovo per molti lettori di questo sito ma sicuramente una novita’ per milioni di persone che non hanno mai interagito con un computer se non con tastiera e mouse. Grazie all’iPad il ‘form-factor’ slate non sara’ piu’ considerato alieno ed inutile ma… normale.
Il secondo punto importante e’ che il resto del settore dovra’ adeguarsi ed iniziare a produrre prodotti simili. Come per i telefonini e i tantissimo modelli anti-iPhone. Se poi Google commercializzera’ un “Google Tablet” allora ne vedremo di belle.
L’ultima considerazione non ha a che vedere con il prodotto stesso ma e’ anch’esso segno del genio Apple. La creazione di canali di distribuzioni per contenuti multimediali usando il modello iTunes. Attraverso l’iBookStore l’utente potra’ comprare libri digitali e leggerli sfogliando le pagine in modo naturale. Questa non e’ una novita’, no. Amazon vende libri digitali gia’ da parecchio tempo e sono anche molti anni che Zinio offre un servizio simile per libri e riviste. La differenza sta’ nel aver creato prodotto di altissima qualita ed un’esperienza integrata e completa. E magari aver anche salvato settori editoriali in crisi.
Benvenuto iPad, dunque.

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