Microsoft Surface per Windows 8 Pro: recensione completa

RUMOROSITÀ E TEMPERATURE

Il Microsoft Surface per Windows 8 Pro è un Tablet PC dotato di processore Intel Core i5 che, anche nella sua versione a basso voltaggio, consuma e scalda.

Senza alcun dubbio il Surface Pro non è il più silenzioso e freddo Tablet PC mai prodotto. A livello di rumorosità, nonostante la presenza di due ventole il Surface Pro si rivela abbastanza silenzioso, con una rumorosità percepibile solo in ambienti estremamente silenziosi o nel momento in cui si mette sotto sforzo il processore.

Discorso diverso per le temperature che, complice la scocca metallica utilizzata per il raffreddamento passivo, risultano maggiormente percepibili. Non è infatti insolito sentire la scocca posteriore calda, anche se difficilmente si superano temperature di quaranta gradi.

La scocca in metallo aiuta la dissipazione, a meno di non essere al sole

Decisamente problematico, invece, è il raffreddamento durante l’utilizzo in esterni, in particolar modo se si utilizza il Surface Pro al sole diretto. In queste situazioni la scocca metallica, verniciata in colore scuro, si riscalda in modo estremo ed in poche decine di minuti è possibile arrivare allo spegnimento automatico del sistema – il Surface Pro è un Tablet PC che va usato all’ombra.

VOTO PARZIALE: 6/10. Abbastanza silenzioso e dotato di un sistema di raffreddamento funzionale in interni, il Surface Pro si dimostra incapace di sostenere il lavoro in campo aperto per più di mezz’ora. A causa dello schermo lucido che riduce in modo estremo la visibilità, tuttavia, questa problematica è di fatto trascurabile.

AUTONOMIA

L’autonomia è il vero problema del Surface Pro che, come la maggior parte dei Tablet PC di ultima generazione, è privo di batteria sostituibile.

In un normale utilizzo Office è possibile lavorare per circa 4,5 ore, che potrebbero anche essere sufficienti se la batteria del Surface Pro fosse sostituibile o se, almeno, fosse capace di ricaricarsi in tempi accettabili. Sfortunatamente, però, il Surface Pro è dotato di un alimentatore da 48 W particolarmente poco potente che richiede anche più di tre ore per ricaricare completamente la batteria interna – impedendo quindi di fatto una giornata di lavoro lontano dalla presa di corrente, anche con piccole sessioni di carica durante la giornata.

Batteria esaurita: una icona che si vede spesso, nel Surfaced Pro

Senza alcun dubbio l’alimentatore risulta essere uno dei grossi problemi del Surface Pro. Compatto e dotato di una porta USB che permette di ricaricare non solo il Tablet PC ma anche accessori e cellulari, l’alimentatore è decisamente carico di difetti. Tre in particolare riescono a compromettere in modo importante l’esperienza d’uso del Surface Pro.

Per prima cosa siamo davanti ad un alimentatore decisamente poco potente, che ricarica il Surface Pro con una lentezza estenuante.
Per seconda cosa il cavo che collega l’alimentatore al muro è decisamente corto – poco meno di 50 centimetri. Considerando che il cavo che esce dall’alimentatore per entrare nel Surface Pro è lungo un metro e mezzo, di fatto non è possibile stare a più di un metro e mezzo dalla presa di corrente a meno di usare prolunghe.

L’alimentatore del Surface Pro, compatibile anche con il Surface RT

Per ultimo il connettore magnetico che entra nel Tablet PC, e che evidentemente è stato copiato dal MagSafe di Apple (non che ci sia nulla di male in questo, anzi), è un parallelepipedo e spesso non si inserisce molto comodamente nel suo alloggiamento. Una forma a tronco di piramide sarebbe stata molto migliore, in quanto avrebbe permesso un aggancio più immediato permettendo un inserimento angolato.

In condizioni di lavoro con applicazioni grafiche l’autonomia riesce a scendere sotto le due ore, generando la situazione di dover ricaricare la batteria più a lungo di quanto in effetti non la si possa utilizzare.

VOTO PARZIALE: 3/10. Dal punto di vista dell’autonomia, il Surface Pro è assolutamente insufficiente. Non tanto per la durata della batteria, comunque in linea con macchine dotate di simili prestazioni, quanto per la ridottissima velocità di carica della batteria che impedisce un uso senza alimentatore anche sfruttando le pause normali in una giornata di lavoro.