DELL Venue 8 Pro 5000, recensione completa

IL DIGITALIZZATORE

Quando si parla di digitalizzatore, per Dell sono quasi sempre stati dolori. La società americana aveva lanciato il suo primo Tablet PC, il Dell Latitude XT, nel 2007 – proponendo in anteprima un nuovo pannello dell’allora pressoché sconosciuta N-Trig, pannello che si era dimostrato fin da subito problematico e che ha rovinato l’esperienza di centinaia di migliaia di possessori del Dell Latitude XT, XT2 e XT3.

 

Con il Dell Latitude 10 (guarda la recensione completa) Dell aveva finalmente cambiato rotta introducendo il pannello Wacom Feel usato fin dal 2000 nella maggior parte dei dispositivi professionali – con il Dell Venue 8 Pro (e i suoi fratelli Dell Venue 11 Pro e Dell XPS 11) la compagnia americana compie un passo indietro proponendo ancora una volta un pannello mai utilizzato prima, di produzione Synaptics.

Dal punto di vista concettuale il pannello Synaptics ClearPad 7500 non è diverso dal pannello N-Trig DuoSense montato sui vecchi Latitude XT, XT2 e XT3 – o dai pannelli Atmel montati sui dispositivi Hewlett-Packard. Siamo davanti ad un unico pannello, montato sopra il pannello LCD, che contemporaneamente riesce a fornire sensibilità al tocco – mediante tecnologia capacitiva – e supporto ad una penna, sensibile a 256 livelli di pressione e alimentata da una batteria AAAA che invia un segnale radio.

Confronto tra la qualità dell’inchiostro ottenibile su un pannello Wacom (montato sul Surface Pro 2) e quella ottenuta sul Dell Venue 8 Pro. In questo test con OneNote 2013, dove viene usata la stessa penna ma di colore diverso, si evidenziano bene le problematiche di pressione irregolare, non presenti sulla macchina Wacom.

Dal punto di vista pratico, però, il digitalizzatore risulta essere problematico – come del resto problematiche sono state tutte le prime generazioni di digitalizzatori con penne alimentate a batteria.

Le problematiche sono legate unicamente all’utilizzo a penna e si manifestano in una qualità dell’inchiostro inferiore alle soluzioni N-Trig e Wacom; particolarmente significative sono le problematiche legate alla pressione, difficilmente controllabile da parte dell’utente.

I problemi sembrano derivare contemporaneamente dalla penna e dai drivers, ma al momento la causa precisa non è di fatto nota.

Dell e Synaptics stanno operando in modo intenso nel tentativo di risolvere le problematiche – immediatamente dopo al lancio gli aggiornamenti driver e hardware, con la creazione di nuove penne “REV A01” non si sono fatti attendere ma, al momento, non hanno risolto molto. Considerando quella che è stata la storia degli ultimi otto anni, dove nessun nuovo digitalizzatore è risuscito a risolvere i suoi problemi senza una profonda revisione strutturale del pannello, difficilmente gli utenti del Dell Venue 8 Pro potranno aspirare ad una qualità della scrittura paragonabile a quella offerta dai pannelli N-Trig più recenti o da quelli Wacom.

LA PENNA

Il Dell Venue 8 Pro opera con una penna, la “penna attiva Dell” (in inglese Dell Active Stylus), che non viene fornita insieme al Tablet PC ma che si può acquistare a parte per circa 35 euro IVA inclusa.

La penna ha una estetica decisamente particolare con una punta molto affusolata, che contiene la maggior parte dei circuiti e i due pulsanti laterali riuniti in un unico bottone, e un corpo metallico nero che contiene la batteria AAAA.

Come nella totalità delle penne alimentate a batteria manca la gomma posteriore, mentre è presente un piccolo clip che permette l’aggancio alla borsa o alla tasca, riducendo in questo modo la possibilità di perdere la penna, che non è alloggiabile all’interno del Tablet PC stesso.

VOTO PARZIALE: 4/10. Per la seconda volta nella sua storia Dell ha scelto di usare un nuovo digitalizzatore – e per la seconda volta ha dato ai suoi clienti una tecnologia problematica che con ogni probabilità impedirà agli utenti interessati all’inchiostro digitale di scrivere in modo confortevole.
Se non altro, il Dell Venue 8 Pro resta perfettamente usabile con le sole dita e per schizzi o annotazioni senza pretese di qualità; il risultato finale è ancora di molto superiore a quello offerto dai pennini capacitivi.

SCHERMO

Il Dell Venue 8 Pro è dotato di un piccolo schermo da 8,0 pollici – che però, considerato tutto, non è particolarmente piccolo. Lo schermo misura 172,3 per 107,7 millimetri, il che lo rende sufficientemente compatto per una mobilità estrema garantendo però un piacevole spazio di lavoro per la navigazione internet, la lettura e le applicazioni Office 2013. Di certo non siamo davanti ad un dispositivo che, con il suo solo schermo, può diventare l’unica postazione di lavoro un professionista ma nell’uso quotidiano non si ha quasi mai la percezione di una diagonale troppo ridotta.

La risoluzione 1280×800 è la stessa presente nella maggior parte dei Tablet PC professionali del periodo 2008-2012, il che garantisce un ottima usabilità con le normali applicazioni di produttività; la risoluzione non estrema su questa diagonale garantisce anche che l’interfaccia Desktop sia completamente usabile – cosa che al momento invece non succede su macchine di diagonale simile ma che usano risoluzioni Full HD o superiori.

Il pannello è IPS con angoli di visione estremi; si tratta sfortunatamente di un pannello lucido, che crea enormi problemi nell’utilizzo in esterni e interni molto illuminati, dove la retroilluminazione a 400 NITS non riesce a ridurre i riflessi.

VOTO PARZIALE: 8/10. Nel Venue 8 Pro Dell ha usato un ottimo pannello IPS, scegliendo una risoluzione che consente una ottima usabilità con ogni interfaccia – ma lo ha poi donato di una finitura lucida, riducendo di fatto l’usabilità in esterni di un Tablet PC altrimenti perfetto per l’uso ultramobile. Si tratta, purtroppo, di una problematica estremamente comune nei Tablet PC moderni.