Microsoft Surface Pro 3: recensione introduttiva

IL DIGITALIZZATORE N-TRIG

Se le prime due generazioni di Surface Pro utilizzavano pannelli attivi Wacom, il Surface Pro 3 sfrutta il digitalizzatore attivo-capacitivo N-Trig DuoSense di quarta generazione,
sfruttando in particolare il controller DS-P4196.

L’utilizzo del pannello N-Trig comporta vantaggi e svantaggi. Da un certo punto di vista gli utenti interessati alle prestazioni artistiche avrebbero preferito la tecnologia Wacom Feel dei vecchi modelli, che offre 1024 livelli di pressione (il digitalizzatore N-Trig supporta 256 livelli di pressione) e penne prive di batteria (la penna N-Trig del Surface Pro 3 è alimentata da una batteria AAAA); dall’altro lato la tecnologia N-Trig permette la creazione di dispositivi più sottili, impiegando un solo pannello spesso appena 0,55 millimetri (la tecnologia Wacom Feel necessita di due pannelli separati: il primo, posto sotto lo schermo, abilita le funzioni di penna; il secondo, posto sopra lo schermo, abilita l’utilizzo dello stesso con le dita); non soffre della perdita di precisione sui bordi tipica della tecnologia Wacom e, essendo il pannello N-Trig posto sopra lo schermo, risente meno dei problemi di parallasse dovuti alla distanza fisica tra punta della penna e pannello digitalizzatore.

Dal punto di vista strettamente tecnico il digitalizzatore N-Trig DuoSense del Surface Pro 3 opera mediante un pannello capacitivo, che riconosce la presenza delle dita o di qualsiasi oggetto conduttore di elettricità, il quale però integra anche una griglia sensibile alle onde radio: la penna, alimentata a batteria, invia un segnale allo schermo e attraverso questo segnale, la cui frequenza si modifica in base alla pressione esercitata sullo schermo e alla pressione di particolari tasti, il Tablet PC comprende la posizione della punta della penna e informazioni aggiuntive.

Il digitalizzatore N-Trig del Surface Pro 3 si comporta in modo normale: il tratto in inchiostro digitale è preciso e veloce, anche sui bordi; rispetto ai pannelli Wacom c’è una minore facilità nello scrivere molto piccolo (con lettere alte meno di tre millimetri) ma nell’uso normale è quasi impossibile notare una riduzione dei livelli di pressione rispetto ai Surface Pro 2. Come normale la penna, nel momento in cui viene riconosciuta dal Tablet PC, disattiva la sensibilità al tocco permettendo all’utente di scrivere e disegnare in modo naturale con il polso e l’avambraccio solidamente appoggiati sullo schermo.

Rispetto ai normali pannelli N-Trig la penna del Surface Pro 3 sembra essere riconosciuta ad una distanza maggiore, superiore al centimetro; secondo Microsoft ci sarebbe anche la possibilità, attraverso il Pannello di Controllo, di regolare la sensibilità del digitalizzatore permettendo un riconoscimento a una maggiore o minore distanza – si tratta di una funzionalità che non abbiamo potuto testare e che sicuramente andrà approfondita in modo dettagliato nella recensione completa.

Da segnalare è che N-Trig ha rilasciato, per il Surface Pro 3, i driver compatibili con le API WinTab, permettendo così il completo supporto a programmi come Photoshop, dove spesso le penne N-Trig non sono in grado di comunicare i livelli di pressione.

Come purtroppo succede nella maggior parte dei Tablet PC con sistema operativo Windows 8, non è possibile disattivare completamente la sensibilità al tocco, rendendo lo schermo utilizzabile con la sola penna, così come non è possibile abilitare l’uso simultaneo di penna e tocco.

LA PENNA

Dato che il Tablet PC adotta una diversa tecnologia, la penna del Surface Pro 3 è ovviamente diversa da quella dei precedenti Surface Pro.

Di base la nuova penna è una normale penna N-Trig: diametro, peso, lunghezza e posizione dei pulsanti sono gli stessi osservabili sulle penne fornite con i prodotti Acer, Fujitsu, Asus o Sony. Piacevole da tenere in mano, solida e funzionale, rispetto alle altre penne lo stilo per Surface Pro 3 integra molte differenze: alcune estetiche e altre, molto più importanti, funzionali.

In primo luogo la scocca, in alluminio, è in colore magnesio – una novità per le penne N-Trig, generalmente nere o comunque scure; i pulsanti laterali sono poi ricoperti in gomma morbida, il che fornisce una migliore sensazione in mano rispetto alle normali penne dotate di tecnologia israeliana. Estetica a parte, una importante differenza risiede nella punta, che a differenza di quanto presente nei modelli dei marchi concorrenti, è ricoperta da uno strato in gomma morbida che crea un leggero attrito ed è quindi capace di offrire una più naturale sensazione di scrittura. Si tratta comunque di un effetto non paragonabile a quello offerto dalla penna Wacom Bamboo Stylus Feel, che al momento rimane unica nella capacità di fornire una esperienza di scrittura identica a quella della penna su carta ma che, essendo Wacom, non è compatibile con il Surface Pro 3. Sicuramente va segnalato che Microsoft non fornisce punte di ricambio per la nuova penna, che nelle unità di prova testate iniziava già a vedere una leggera usura – la validità e resistenza della punta bicomponente andrà quindi valutata anche sul medio periodo.

La parte posteriore della penna, che si svita rivelando l’alloggiamento della batteria AAAA, integra anche una clip che permette l’aggancio della penna alla Type Cover o al taschino della camicia; anche la clip è piacevolmente ricoperta di una gomma semimorbida che evita di rovinare la tastiera o lo schermo nel momento in cui si aggancia la penna, anziché nell’apposito anellino (inizialmente non previsto), nella fenditura che permette alla Type Cover di piegarsi agganciandosi alla cornice.

FUNZIONALITÀ BLUETOOTH AVANZATE

Se dal punto di vista delle funzionalità di inchiostro digitale la penna del Surface Pro 3, punta bicomponente a parte, è una normale penna N-Trig, se si guarda all’unione con il nuovo Tablet PC sono presenti nuove, inedite ed estremamente interessanti funzionalità.

La penna del Surface Pro 3 non opera semplicemente con la tecnologia N-Trig ma è anche una periferica Bluetooth 4.0 che va collegata ad uno specifico Surface Pro 3. Sul lato posteriore, quello in cui nelle penne Wacom è normalmente posizionata la gomma, la penna del Pro 3 ha un pulsante viola che invia un segnale Bluetooth attivando particolari funzionalità.

Se premuto, il pulsante viola apre OneNote nella sua versione Metro/Modern. Questo avviene sia a PC acceso sia a PC bloccato: se il PC è bloccato la pressione del pulsante attiva una pagina bianca di OneNote, senza però rendere disponibili i documenti presenti nel disco. Si tratta di una funzione in qualche modo simile a quanto avviene già normalmente con le schermata di blocco di Windows 8.1, dove è possibile accedere alla videocamera, scattando fotografie e registrando video, anche senza effettuare il login.

Se premuto quando OneNote è aperto, il pulsante attiva la sincronizzazione della pagina con la propria cartella di OneDrive; se premuto due volte in modo rapido si attiva invece la cattura di schermata.

Si tratta di funzionalità semplici, intuitive ma estremamente interessanti e utili che per la prima volta dal lancio di Windows 8 evidenziano una certa attenzione di Microsoft nei confronti dell’esperienza di uso della penna. Non abbiamo potuto testare se queste funzionalità sono in qualche modo personalizzabili, permettendo ad esempio l’apertura di particolari applicazioni (OneNote 2013 anziché OneNote); la cosa sarà analizzata nella recensione completa.

Perdere o rompere la penna fornita insieme al Surface Pro 3 non è consigliato: Microsoft chiede infatti ben 55 euro per essa.

VOTO PARZIALE: 10/10. Dal lato del digitalizzatore Microsoft ha fatto i compiti a casa, mettendo in campo una vera innovazione che rende la piattaforma Tablet PC più semplice e piacevole da usare.